È iniziato il caldo e si fa sentire la voglia di mangiare qualcosa di fresco e più leggero?
Oggi prepariamo un piatto sano e davvero scenografico, ma prima parliamo un po’ di quello che ci metteremo dentro per renderlo particolare, delicato e colorato: parliamo dell’utilizzo dei fiori in cucina!
Anche se sono molti i tipi di fiori che possiamo usare nelle ricette di tutti i giorni, non sempre abbiamo l’abitudine di aggiungerli per dare una nota aromatica e colorata; eppure i fiori, oltre ad essere belli, sono anche utili. Vediamone alcuni molto diffusi e che ci possiamo procurare senza problemi.
Del sambuco si usano fiori, foglie, frutti e corteccia, ognuno con impieghi specifici in fitoterapia. Ha proprietà diuretiche, utile in caso di febbre e
raffreddore, la corteccia viene usata per trattare la cistite.
Le ricette tipiche sono ad esempio lo sciroppo preparato con i fiori, zucchero, acqua e limone, oppure la marmellata.
Glicine. Pianta diffusissima e quindi facilmente reperibile, del glicine si mangiano solo i petali dei fiori, che si usano per fare una frittura delicata
e aromatica, come con i fiori di robinia; utile nel trattare l’insonnia e i disturbi della tiroide, è anche leggermente antinfiammatorio.
Si consuma a piccole dosi, da evitare naturalmente in caso di allergie.
Il tarassaco è un’erba che tutti conosciamo benissimo in quanto nessuno resiste a strappare e soffiare il classico “soffione”; a parte questo, è un’insalata eccezionale
dal punto di vista nutrizionale, un po’ amara ma antinfiammatoria e digestiva. Diuretica e depurativa, i fiori si usano per preparare tisane ed infusi.
Da evitare però in caso di epatite e in gravidanza.
Fiordaliso. Si usano i fiori per fare tisane e infusi digestivi, disintossicanti e diuretici; sono ricchi di antociani, sono utili in caso di congiuntivite, i
fiori possono essere essicati e usati per preparare biscotti o altri dolci.
Viole del pensiero e mammole. Oltre ad essere molto belle, sono anche ricche di vitamina C e flavonoidi antiossidanti, aiutano il sistema immunitario a calmare i raffreddori primaverili tipici del cambio di stagione.
Oggi prepariamo un bel piatto primaverile con dei fiori di tarassaco: una tartare di barbabietola rossa e crema di asparagi!
INGREDIENTI
• 1 barbabietola rossa già cotta o da cuocere, di media grandezza
• 1 spicchio d’aglio
• 1/2 cipolla dorata
• un cucchiaio di salsa tamari
• pepe e sale integrale
• olio evo
• 1/2 limone bio
• prezzemolo o altre erbe aromatiche a piacere
• un mazzetto di asparagi
• qualche foglia di tarassaco
PROCEDIMENTO
Facciamo lessare la barbabietola in acqua bollente fino a quando risulterà morbida, poi togliamo dal fuoco e lasciamo intiepidire per poi sbucciarla. Se abbiamo quella già cotta, lavoro in meno da fare!
Mettiamo a rosolare lo spicchio d’aglio (che poi scarteremo per non avere un sapore troppo forte) e la cipolla tritata in una padella con poco olio evo; dopo qualche minuto aggiungiamo anche la barbabietola tagliata a cubetti e facciamo insaporire per 5 minuti, poi spegniamo il fuoco.
Puliamo e tagliamo gli asparagi, eliminando la parte più dura del gambo e teniamo da parte alcune punte.
Cuociamoli a fuoco basso in acqua salata per 8/10 minuti. Passiamo al mixer gli asparagi insieme a un cucchiaio di limone fino a quando prenderanno
l’aspetto di una crema simile al purè; controlliamo che sia giusto di sale e lasciamo intiepidire.
Ora prepariamo il piatto: sul fondo la crema di asparagi, con un coppapasta diamo una bella forma alla tartare e ce la mettiamo sopra, aggiungiamo fiori di tarassaco o glicine, qualche foglia di tarassaco e le punte di asparagi che avevamo lasciato da parte.
Un piatto davvero colorato e primaverile, in più è facile da preparare, perfetto!
IL MIO CONSIGLIO è quello di coinvolgere sempre tutti i sensi nella preparazione dei piatti: un piatto sano, bello da vedere, buono e profumato, rende il pasto un momento di gioia e soddisfazione, da condividere con chi amiamo!
Daniela