L’estate è perfetta per migliorare la qualità della nostra pelle e, in generale, di corpo e mente. Non esiste momento migliore per provare ad abituarci alla doccia
fredda.
Iniziare durante i mesi caldi può rivelarsi utile perché siamo meno spaventati all’idea di usare acqua fredda, in questo modo arriveremo all’autunno abituati e non avremo
difficoltà a consolidare questa pratica.
Il periodo in cui la doccia fredda ci aiuta di più sarà proprio nei mesi invernali, mi darete ragione!
Provare in questa stagione è utile anche per alleviare il prurito causato dalla sudorazione e pelle arrossata che tende a seccarsi.
Prendere confidenza con l'utilizzo dell'acqua fredda è un impegno e poi abitudine, ma i risultati sono eccezionali, i benefici molti. Eccone alcuni:
- Fortifica la mente (raggiungiamo una padronanza delle nostre reazioni e sviluppiamo resistenza, per cui la mente viene attivata in pieno e si “sveglia”)
- Aiuta il sistema immunitario ad essere più forte
- Attiva la rigenerazione cellulare, migliora la circolazione e combatte la cellulite
- Aiuta a perdere peso (il consumo di calorie aumenta)
- La pelle appare più luminosa e liscia
Non male, vero?
COME APPROCCIARSI A QUESTA PRATICA?
In modo graduale: si inizia infatti ad usare acqua un pochino più tiepida del solito, per arrivare dopo qualche tempo (ognuno ha i suoi tempi naturalmente) a usare acqua fredda. C’è chi inizia con l’ abituare il viso per poi passare a braccia e gambe e infine alle parti più sensibili fino a raggiungere una sensazione piacevole e rigenerante, insomma ognuno ha il suo metodo!
Ad ogni modo un buon inizio consiste nel prepararsi con una buona respirazione, che in ogni situazione della vita ci permette di non perdere la calma e non farci prendere dal panico, ma noi partiamo già in vantaggio perché la impariamo ad ogni lezione di Club Active! La respirazione permette di raggiungere altissimi livelli di prestazione e gestione della situazione.
Conosci il metodo Wim Hof?
È una tecnica che si ispira alle pratiche di meditazione dei monaci tibetani, l’ha ideata e sviluppata Wim Hof, atleta olandese che riesce a portare a termine sfide impensabili a temperature estreme. Il suo metodo consente di raggiungere benefici fisici e psicologici invidiabili; anche se noi non puntiamo a diventare degli iceman da guinness dei primati, possiamo fare molto per migliorare le nostre condizioni generali, mettendoci alla prova e aumentando anche la nostra autostima.
Ci sono controindicazioni nell'uso dell'acqua fredda?
Come qualunque cosa ci sono persone a cui viene sconsigliata, se si soffre di qualche particolare patologia o disturbo è meglio come sempre farsi consigliare dal proprio medico.
Ci sono situazioni momentanee in cui è meglio evitare, ad esempio se si ha un raffreddore o febbre in corso oppure nei giorni del ciclo per le
donne.
Discorso a parte nel caso di allenamento intenso: in questo caso dipende da che risultato si vuole ottenere, se dopo
l’allenamento (ad esempio chi si allena al mattino) vogliamo sentirci carichi e pieni di energia per affrontare la giornata va benissimo l’acqua fredda, se ci alleniamo
la sera e dopo vogliamo rilassarci per dormire meglio e’ più indicata una doccia (o un anche un bagno) un po’ più caldi. Sappiamo anche, ad esempio, che
alternare sauna calda e poi doccia fredda ci rimette a nuovo. Ci sentiamo rilassati e in stato di pieno benessere.
Abbiamo iniziato parlando di come migliorare, oltre a fisico e mente, anche la pelle; che ruolo svolge l'acqua fredda in tutto questo?
Come organo protettivo la pelle ha sviluppato dei “sensori” che si occupano di stare attenti alla variazione di temperatura dell’ambiente in cui ci
troviamo.
Le termocezioni (per il caldo e per il freddo) fanno uso di intere famiglie di termocettori (molecole stimolate dai cambiamenti di temperatura) che inviano segnali al sistema
nervoso centrale quando percepiscono se la temperatura ambientale sta diventando troppo calda o troppo fredda; ognuna di queste molecole si attiva solo in un ristretto intervallo di
temperatura.
Sapere questa cosa ci aiuta anche a evitare rischi.
Facciamo un esempio: siccome i termocettori sono distribuiti in modo più o meno omogeneo in ogni distretto cutaneo, cosa succederà se ci tuffiamo in acqua fredda magari dopo essere stati
sotto il sole caldissimo? I termocettori del freddo si attiveranno tutti insieme inviando questo segnale “di pericolo“ al cervello, che interpreterà la cosa come un
drastico calo di temperatura e invierà l’ordine di produrre più calore per scaldare il corpo. Per produrre calore c’è bisogno di ossigeno, quindi ordinerà di aumentare la
respirazione, creando una iperventilazione che ci costringerà a respirare sott’acqua (nel momento in cui ci tuffiamo è facile cadere nel panico per aver preso una “botta di freddo” e non
riuscire ad essere padroni della situazione).
La conseguenza non è difficile da intuire.
Imparare a gestire la respirazione e ad attivare il nostro cervello ci sarà sempre utile!
E LA RICETTA?
Ne prepariamo una per disintossicare la pelle e va benissimo per l’estate perché si prepara con la frutta di stagione: sono i kanten di
frutta, ottima alternativa ai gelati e ghiaccioli.
Si preparano in un attimo, e si possono mangiare tutti i giorni in estate, anche a colazione.
Gli ingredienti sono pochi ed economici:
- 3 mele ben mature
- frutta di stagione (fragole, albicocche, pesche, anguria...)
- agar agar in polvere (la dose varia a seconda della frutta che si usa, meglio iniziare con un cucchiaino e mezzo per vedere se gelifica al punto giusto)
- un pizzico di zenzero se ci piace
Si sbucciano e si tagliano le mele a pezzettini e si fanno cuocere insieme alla frutta che abbiamo scelto (ad esempio una decina di fragole) per circa 10 minuti; una volta cotte si frullano. A questo punto si aggiunge la polvere di agar e si porta a bollore per qualche minuto. Niente paura se dovesse sembrare troppo liquido o troppo spesso, la praticità dell’agar sta anche nel fatto che una volta raffreddato il composto lo possiamo “aggiustare” per raggiungere la consistenza perfetta. Se fosse troppo liquido, possiamo rimettere il tutto sul fuoco e aggiungere ancora della polvere di agar e ripetere il procedimento; nel caso il risultasse troppo spesso, possiamo rimettere sul fuoco e aggiungere un pochino di acqua.
Dopo la cottura si lascia raffreddare il composto, poi si mette negli stampini o bicchierini e si lascia raffreddare in frigo per un paio d’ore almeno.
Abbiamo ottenuto un buon dolcetto che può essere gustato in ogni momento della giornata perché oltre ad essere buonissimo è anche tonico e antinfiammatorio per gli
organi! La frutta di stagione con le sue vitamine e la presenza dell’agar ci aiuterà a disintossicare la pelle e anche per l’estate abbiamo trovato l’alternativa gustosa senza
sensi di colpa!
Buona estate!
IL MIO CONSIGLIO è quello di coinvolgere sempre tutti i sensi nella preparazione dei piatti: un piatto sano, bello da vedere, buono e profumato, rende il pasto un momento di gioia e soddisfazione, da condividere con chi amiamo!
Daniela