Come promesso comincia il percorso che ci accompagnerà per tutto l’anno alla scoperta degli alberi.
Siamo quasi in primavera, quindi momento veramente perfetto per iniziare a guardarci intorno e vedere i primi germogli che si preparano ad aprirsi.
È stata dura trovare il numero uno di questo percorso tra gli alberi, la scelta era davvero infinita; ne ho scelto uno che da tempo è molto di moda anche da noi, soprattutto nell’arredamento in stile nordico e minimalista e che secondo me non deve mancare nei giardini, nelle case e nei parchi delle città: la betulla.
La sua area d’origine è molto estesa: dall’Irlanda, attraverso il nord Europa, arriva fino agli Stati del Baltico e alla Siberia.
Le foreste di betulle costituiscono una ricca biodiversità: le radici profonde assorbono i nutrienti che vengono riciclati nel terriccio quando cadono le foglie e la chioma rada apre spiragli di luce alle altre piante.
Il suo colore pallido è una forma di adattamento, per aiutare gli alberi, che non hanno fogliame fitto, a mantenere freschi i tronchi anche al sole cocente.
La corteccia degli alberi giovani è estremamente liscia ma facilmente infiammabile e, quando l’albero diventa adulto, sviluppa delle spesse macchie scure vicino alla base che proteggono dal fuoco.
La corteccia si può bollire per ricavarne una sorta di gomma da masticare che già veniva utilizzata 5000 anni fa come antisettico.
Dal 1988 la betulla bianca è albero nazionale in Finlandia.
Le specie di betulla sono circa una quarantina, esiste anche quella purpurea, meno conosciuta rispetto alla classica betulla pendula, ma molto affascinante.
Il carbone di betulla ha elevato potere di assorbimento e viene impiegato per curare avvelenamento da funghi e per problemi intestinali.
La linfa di betulla, che si estrae verso la fine dell’inverno, appena prima che si schiudano le gemme, si beve come ricostituente all’inizio della primavera. Per spillarla dall’albero è sufficiente praticare un piccolo foro con un coltello nel lato sud dell’albero e infilarci una cannuccia; la linfa che esce è leggermente dolce, si pastorizzata subito a freddo e contiene vitamine e minerali. La linfa di betulla aiuta a contrastare la ritenzione di liquidi, cellulite compresa.
Favorendo la diuresi, oltre ad essere benefica in caso di ritenzione, abbassa anche la pressione e offre un effetto tonico e curativo in caso di calcolosi renale. Controindicazioni non ce ne sono, tranne per chi è allergico o sensibile ai salicilati (per chi è allergico o sensibile all’ aspirina per esempio) e per chi sta assumendo farmaci diuretici, anticoagulanti o ipotensivi.
Per un ottimo centrifugato primaverile detossinante e remineralizzante, possiamo scegliere verdure a foglia verde e linfa di betulla; a metà mattina per dissetare e dare energia, al pomeriggio per una pausa preparativa prima di un allenamento.
Per preparare il centrifugato serviranno foglie di rucola, finocchio, qualche foglia di prezzemolo, mela golden (essendo dolce rende più piacevole e meno amaro il centrifugato,
oltre ad essere saziante) e mezzo bicchiere di linfa di betulla.
Si può usare un estrattore o frullare il tutto nel mixer (col mixer si aumenta la dose di linfa e un po’ d’acqua per rendere più liquido e meno “pastoso”).
La sensazione che si avverte è proprio quella di disintossicarsi dalla pesantezza dell’inverno e salutare la bella stagione, senza subire cali di energia e stanchezza che potrebbero insorgere in questo periodo.
La linfa di betulla è ottima anche al mattino appena svegli, in un bicchiere diluito con acqua; si trova facilmente nei negozi bio, nelle erboristerie e,
ovviamente, online.
In ultimo, immaginare di trovarsi già a primavera inoltrata, con il fruscio delle foglie di betulla, aria fresca e il sole che finalmente riscalda... a me, onestamente, sembra sempre un paradiso!