Lenticchie e lino: che coppia!

Anche a voi capita in questo periodo di trovare quel mezzo sacchetto di lenticchie secche avanzate da capodanno e continuare a spostarlo da un angolo all’altro della cucina pensando “un giorno di questi le cucino”, sapendo perfettamente che finirà per scadere entro maggio e dovremo buttarlo? 

Bene, allora oggi pensiamo a come svuotare tutti quei “mezzi sacchetti” che finiamo per sprecare ogni volta - così potremo anche risparmiare sulla spesa. 

Ma andiamo con ordine, perché il protagonista di oggi - colpo di scena, non sono le lenticchie bensì i semi di lino! 

Parliamo di semi di lino (le lenticchie ci serviranno più tardi) perché sono un super alimento utile al sistema immunitario, ricchi di triptofano (precursore della serotonina, utile in caso di depressione) e ci rendono anche la pelle più bella! 

Gli acidi grassi essenziali dei semi di lino aiutano a metabolizzare gli acidi “cattivi“, aiutano a perdere peso. 

Sono unici perché contengono entrambi gli acidi grassi essenziali omega-3 e omega-6; la tipica dieta moderna fornisce un apporto insufficiente di omega-3, ma abbondante di omega-6, causando uno squilibrio. 

Gli omega-3 si trovano negli ortaggi a foglia verde, nei pesci d’acqua fredda (come salmone e merluzzo) nelle noci, nel germe di grano e  nei semi di lino, che sono i migliori perché contengono una quantità pari a due volte quella presente nel pesce. I cibi confezionati vengono privati dell’omega-3 perché è causa dell’irrancidimento precoce dei cibi. 

Gli omega-6 sono particolarmente diffusi nella nostra alimentazione. Si trovano nella frutta secca a guscio, semi, cereali, oli vegetali, frumento, arachidi, girasole e olio di semi di lino; ricordiamoci che solo gli olii spremuti a freddo presentano un alto contenuto e non hanno sostanze nocive.

La carenza di acidi grassi essenziali omega-3 è spesso una delle cause delle malattie mentali, perché porterebbe alla riduzione del numero e della dimensione delle cellule cerebrali, nonché della loro comunicazione, provocando problemi di apprendimento, crescita e sviluppo del pensiero. Essendo il cervello costituito in gran parte da acidi grassi essenziali, una grave carenza può sfociare in comportamenti violenti, perdita di memoria, ansia, depressione, ritardo mentale.

I semi di lino si possono aggiungere a insalate, condimenti vari o nello yogurt. Sarebbe meglio macinarli per assorbire tutte le proprietà nutritive e vanno conservati in frigo; ottima è anche la farina che oggi aggiungeremo come ingrediente alla nostra ricetta oppure l’olio spremuto a freddo (anche lui da conservare in frigo) come alternativa al classico olio evo.

Burger di lenticchie

A questo punto siamo pronti per preparare un’ottima ricetta facilissima e versatile: burger di lenticchie, verdure e farina di semi di lino!

Ci occorre:

- 250 gr circa di lenticchie secche lasciate in ammollo per un paio d’ore o una notte, a seconda di quelle che abbiamo 

- 1/2 cipolla

- 3-4 cucchiai di farina di semi di lino 

- semi di lino macinati

- q.b. pangrattato  (di grano saraceno se non vogliamo glutine)

- 2 carote

- spezie a piacere (erba cipollina, maggiorana, cumino e rosmarino i miei)

- olio di semi di girasole da spalmare in superficie 

- salsa di pomodoro se ci piace

 

Dopo aver sciacquato le lenticchie dall’acqua di ammollo le mettiamo in pentola con le carote e la cipolla tagliate molto piccole e un poco di acqua o brodo vegetale e facciamo cuocere fino ad avere un risultato molto morbido ma abbastanza asciutto; terminata la cottura lasciamo raffreddare.

A parte prepariamo una ciotola con la farina di semi di lino, le spezie, i semi di lino macinati e pangrattato. Quando le lenticchie saranno fredde potremo passarle al mixer tritando più o meno grossolanamente fino alla consistenza che più ci piace, in ogni caso non troppo cremosa. 

A questo punto dovremo solo unire il trito alle farine e impastare aggiustando di sale e pepe a piacere.
Formiamo dei burger con le mani o un coppapasta (se lo abbiamo) e inforniamo per circa 20/25 minuti ( giriamoli a metà cottura) dopo aver cosparso la superficie con olio di girasole per aumentare la croccantezza. 

Si possono anche cuocere in padella, ma in forno sono più digeribili.
Una volta cotti possiamo servirli con della salsa calda di pomodoro e, volendo, peperoncino. 

IL MIO CONSIGLIO è quello di coinvolgere sempre tutti i sensi nella preparazione dei piatti: un piatto sano, bello da vedere, buono e profumato, rende il pasto un momento di gioia e soddisfazione, da condividere con chi amiamo!

 

                                                                                                                                                                                                      Daniela