Evviva le donne, evviva le belle donne!

In primavera l’energia degli alberi si manifesta in tutta la maestosità, forza  e bellezza. 

Il colore dell’energia è il giallo e questo colore ci ricorda il soffice fiore profumato e allegro della mimosa!

 

L’albero della mimosa, originario della Tasmania e Australia, è un bell’albero sempreverde, che teme il freddo, motivo per cui non se ne vedono moltissimi dalle nostre parti; se però vi capita di fare una passeggiata  sul ponte di Robecco sul Naviglio ne potete vedere una molto bella e grande.

 

Se poi vi avete l’occasione di vedere una mimosa pudica, potrete sorprendervi nel vedere le foglioline richiudersi all’istante appena vengono sfiorate!

Le varietà sono numerose, come le mimose col fiore arancione o la varietà pendula; alcune fortunatamente resistono maggiormente al freddo, altre, come quella purpurea hanno le foglie colorate di rosso porpora quando germogliano.

Gli aborigeni dell’Australia usano la mimosa per curare alcune malattie.
Dalle nostre parti, invece, viene usata nelle diete dimagranti perché riduce il senso di fame e diminuisce l’assorbimento dei grassi.

Inoltre i fiori (quelli però da piante coltivate allo scopo alimentare) si usano per fare delle frittelle con un gusto molto particolare! 

In ambito cosmetico i fiori della mimosa vengono impiegati sotto forma di estratto per trattare la pelle matura, spenta e secca.
Stimola la produzione di collagene e ne migliora l’aspetto (ora sappiamo come riciclare quella che ci hanno regalato!).

L’olio essenziale di mimosa è utile in caso di acne e pelle impura, rilassante per i muscoli e curativo per ansia e stress.

Non tutti sanno che con la mimosa si può curare la bronchite e la tosse: un decotto fatto con la corteccia di mimosa aiuta a guarire in modo naturale e senza farmaci.
È ricca di rame, ferro, zinco, magnesio e manganese, aiuta quindi a renderci forti e col sistema immunitario in buono stato.

Quante proprietà ma... la ricetta?

Oggi proviamo a preparare l’olio fatto in casa per uso cosmetico!

In un contenitore scuro e pulito mettiamo i fiori di mimosa, successivamente versiamo a filo olio a scelta tra quello di riso, jojoba, oppure di oliva extravergine. 

Lasciamo macerare per circa un mese, ricordandoci solo di agitare ogni tanto la bottiglia. 

Trascorso il periodo di tempo, filtriamo con una garza pulita o un colino a maglie molto fitte e aggiungiamo qualche goccia di olio essenziale di vitamina E, antiage  e nutriente. 

Questa preparazione va conservata in frigo in una bottiglia o vasetto scuro, al riparo da umidità e luce del sole. 

Un modo diverso per riutilizzare la mimosa che ci viene regalata, al posto di metterla da qualche parte in casa aspettando di farla seccare senza poi sapere che farne!