Che famiglia quella del cavolo!

Buon primo appuntamento del 2021! 

Come prima cosa vi ringrazio per i bei commenti che mi sono arrivati per le ricette e gli approfondimenti, una bella soddisfazione!

In questo incontro di inizio anno ho preso spunto da un particolare che possiamo notare tutti passando davanti a un orto in questo periodo: nel pieno dell’inverno, quando fa freddo e pensiamo che tutto sia fermo e in letargo, ci accorgiamo che in realtà c’è sempre qualcosa che la natura ci offre.
Questo ci fa anche riflettere sull’importanza delle stagionalità degli alimenti che portiamo in tavola. Al giorno d’oggi siamo abituati a disporre di pomodori, fragole e albicocche fresche anche durante l’inverno, un’abitudine che non segue il ciclo naturale delle stagioni e del nostro organismo (a pensarci bene a cosa serve un frutto rinfrescante utile durante l’esposizione al sole per prevenire le scottature in una stagione e in un luogo in cui alle cinque del pomeriggio è già buio?). Ricordiamo che siamo parte di questi cicli e per stare in salute è fondamentale seguirli e non sconvolgerli. 

Vi è capitato di notare che in questo periodo c’è qualcosa nell’orto che sfida il freddo, gelo e neve e cresce verde e rigoglioso? Sono i cavoli, o meglio, la famiglia dei cavoli, che comprende verze, cavolfiori, ...
Sono proprio loro ad aiutarci a superare l’inverno e il freddo con le loro infinite proprietà benefiche.

Parliamo ad esempio della verza, che tra l’altro è protagonista di molte ricette tradizionali del nord e in particolare della Lombardia: una pianta erbacea ricca di vitamine A, C e K

Con le sue foglie grinzose e croccanti, si presta a svariati usi.  Ha poche calorie, quasi come i funghi, e ci regala molti sali minerali, tra cui ferro, potassio, calcio e zolfo; grazie alla grande quantità di vitamine, la consideriamo un ottimo antiossidante, oltre a essere diuretica e protettiva per lo stomaco. La presenza di isotiocianati contrasta la degenerazione del DNA e, secondo alcune ricerche questo esercita un’azione antitumorale. 

Come tutti gli alimenti vivi, sarebbe meglio consumarla cruda per non disperdere le proprietà, oppure cuocerla a vapore per pochi minuti; molti dicono che le verdure, ed in particolare i cavoli, si debbano togliere dal fuoco appena iniziamo a sentire il caratteristico aroma. 

La verza si può mangiare cruda tagliata a striscioline molto sottili e condita con un buon olio evo e limone, semplice e veloce da preparare, aggiungendo erbe o spezie a piacere. 

Involtini di verza ripieni di ceci

Oggi prepariamo la verza con un ripieno di ceci e patate, degli involtini saporiti, facili da preparare e molto sazianti. 

Per iniziare peliamo una patata di media grandezza e la facciamo lessare per circa un quarto d’ora fino a renderla morbida, poi lasciamo raffreddare; a parte tagliamo mezza cipolla dorata (tagliata a grandi pezzi e alla svelta per non piangere!! Tanto poi andrà passata al mixer insieme agli altri ingredienti). I ceci (circa 300 gr) andranno benissimo quelli già pronti che si trovano al supermercato oppure possiamo metterli ad ammollare la sera prima e poi farli cuocere, ma la preparazione sarà un pochino più lunga.
Una volta pronti tutti gli ingredienti, li passiamo al mixer insieme alle spezie ed erbe che preferiamo, io ho messo cumino, curcuma, pepe e coriandolo. Se risultasse troppo “appiccicoso” come impasto possiamo aggiungere un po’ di farina di amaranto che è molto saporita, o pan grattato. Una volta pronto il ripieno facciamo cuocere circa 3 o 4 foglie di verza in acqua salata bollente per qualche minuto, giusto il tempo di rendere la foglia morbida e facilmente ripiegabile per confezionare gli involtini. Per rendere l’operazione più semplice io a volte taglio la venatura centrale se troppo fibrosa, potrebbe rendere difficile la chiusura dell’involtino. 

Una volta intiepidite anche le foglie iniziamo a comporre il tutto: distendiamo per bene e mettiamo circa un cucchiaio  di ripieno, richiudiamo i lati e poi ripieghiamo arrotolando come se fosse un pacchettino. Per chiudere io uso degli steli di erba cipollina. 

Questi involtini si possono gustare anche tiepidi appena pronti oppure passati in padella con un filo d’olio per renderli caldi e croccanti.

Un ottimo piatto per affrontare le fredde giornate invernali! 

IL MIO CONSIGLIO è quello di coinvolgere sempre tutti i sensi nella preparazione dei piatti: un piatto sano, bello da vedere, buono e profumato, rende il pasto un momento di gioia e soddisfazione, da condividere con chi amiamo!

 

                                                                                                                                                                                                      Daniela