Scudo immunitario e alimentazione

Cari amici, come vi avevo anticipato nei nostri scorsi incontri, oggi parlerò di alcuni alimenti sui quali sarebbe il caso di riflettere.

Anche il momento particolare che stiamo attraversando ha fatto sorgere dubbi e paure a non poche persone, aumentando la confusione generale.

Sono molti in questo momento a parlare di sistema immunitario e di come rinforzarlo per combattere le malattie e vivere in salute.

Ho assistito ad alcuni episodi nei giorni scorsi che mi hanno fatto pensare; mi trovavo in farmacia accanto a una signora che, disperata, chiedeva della vitamina C, che naturalmente risultava esaurita. La poverina, sempre disperata, usciva di lì a poco a mani vuote senza pensare che pochi passi più avanti, dal fruttivendolo, avrebbe potuto trovare la miglior vitamina C e soprattutto a un costo più basso (prezzemolo, kiwi, pompelmi...ne contengono parecchia).

Ho visto inoltre intere corsie prese d' assalto al supermercato. Pasta, lievito e farina 00 introvabili; mentre ad esempio la corsia dei legumi e frutta secca intatta.

Tutti a casa e tutti cucinano, peccato che si vedano sui social solo torte, pizze e preparazioni super dannose; se non vogliamo ammalarci dovremmo smettere di auto-avvelenarci.

Oggi più che presentare un alimento e preparare una ricetta, vorrei approfondire la conoscenza di tre protagonisti onnipresenti nelle nostre case - i cosiddetti “tre veleni bianchi”: latte, glutine e zucchero.

Del latte e glutine siamo abituati a pensare che solo gli intolleranti debbano evitare queste due sostanze, ma è davvero così?

Parliamo di latte (mi riferisco a quello di mucca perchè è il più usato ma vale anche per quello di altri animali): il nostro latte materno è un alimento completo indispensabile nel primo anno di vita, ma diventa completamente inutile terminato lo svezzamento. Il nostro organismo smette di produrre l' enzima preposto a digerirlo verso i 5/6 anni.

Ora pensiamo che senso possa avere bere latte di un' altra specie. A cosa ci serve? A fare danni! Il latte animale non è fatto per essere bevuto da noi, neanche per garantire il famoso apporto di calcio, è piuttosto il contrario!

Contiene fattori di crescita che, accumulandosi, a lungo andare possono portare a sviluppare malattie, caseina (proteina usata come colla naturale per attaccare le etichette sulle bottiglie), lattosio che non possiamo digerire, antibiotici che vengono somministrati agli animali.

Il latte vaccino ha tre volte più proteine e quattro volte più calcio del latte umano. Si adatta perfettamente alle esigenze di un vitello ma di sicuro non alle nostre. “Tanto” non vuol dire meglio, infatti il rapporto calcio/fosforo nel latte umano è di 2,35:1 e nel latte vaccino è solo di 1,27:1. Per le nostre esigenze dovremmo introdurre alimenti con apporto calcio/fosforo 2:1 o superiore, il fosforo può combinarsi col calcio lungo il tratto digerente, per cui di fatto può impedirne l'assorbimento.

Purtroppo per noi il latte che beviamo è completamente sbilanciato per il nostro fabbisogno. Gli eccessi di proteine e altri componenti devono essere poi smaltiti dal corpo, il quale però quando arriva a saturazione e non riesce più a eliminare il materiale di rifiuto, lo accumula.

Fegato, intestino, polmoni e reni non riescono a svolgere i loro compiti dovendo far fronte a un carico superiore alle loro capacità, cercano allora altre vie d'uscita, ad es nella pelle (acne, foruncoli...). Altri disturbi ci avvisano che qualcosa non va: tonsilliti, asma, infezioni all' orecchio... sono tutti campanelli d'allarme.

Il latte provoca non pochi problemi soprattutto alle donne: cisti ovariche, fibromi e tumori all'utero; l'esclusione del latte e derivati migliora notevolmente le condizioni generali diminuendo o addirittura facendo sparire problemi del ciclo: emicrania, gonfiori addominali, infezioni, crampi ed emorragie, sterilità.

Quindi che fare per ricavare il prezioso calcio?

Lo troviamo nei vegetali tra cui rucola, soia, mandorle, broccoli, semi di sesamo e in molti altri, la lista è lunga, senza dimenticare che l'acqua apporta calcio, soprattutto quella di cottura delle verdure. Il mito del latte come fonte perfetta di calcio è una montatura pubblicitaria su cui insiste l' industria alimentare, a cui della nostra salute non importa nulla. 

Anche per il glutine vale lo stesso discorso?

Proviamo a chiarire anche questo.

Il glutine, ormai lo sappiamo tutti, è una sostanza proteica presente in diversi cereali e viene usato anche come legante nell'industria alimentare. Ai celiaci (persone che hanno un'infiammazione cronica dell' intestino tenue provocata dal glutine) si scatena una risposta autoimmune dopo la sua assunzione e questo provoca danni alla mucosa intestinale, compromettendo l'assimilazione di altri nutrienti. Ci sono poi gli intolleranti che hanno reazioni più leggere, ma a cui sicuramente il glutine non fa bene.

In realtà non solo i celiaci e gli intolleranti devono escluderlo dalla dieta, ma dovremmo farlo tutti. Diciamo che il glutine letteralmente “asfalta”(come usano dire diversi medici) il sistema immunitario, rendendoci esposti a malattie di ogni genere; se il sistema immunitario viene messo ko, nel nostro organismo entrano indisturbati batteri, funghi, virus, metalli pesanti che entrano direttamente in circolazione attraverso il sangue, minando la salute in generale.

Chi contiene glutine e chi no? 

SI

 

Frumento 

Farro 

Segale 

Orzo

Bulgur 

Spelta 

Avena

NO

 

Riso

Mais

Grano saraceno 

Miglio 

Amaranto 

Quinoa 

Manioca

Teff

Sorgo


Un appunto sull' avena in quanto può essere consumata dai celiaci anche se contiene glutine; viene ben tollerata ma il dibattito rimane aperto tra chi la permette e chi no.

Resta importante che qualunque sia la scelta è sempre meglio mangiare cereali integrali perchè la maggior parte dei nutrienti si trova nella crusca e nel germe.

Proviamo ora a pensare quando (ingannati dalla pubblicità) facciamo colazione con una tazza di latte e fiocchi di frumento super zuccherati nell'illusione di perdere peso o quantomeno mangiare una colazione sana. Tutt'altro!
Ora tocca allo zucchero.

Lo zucchero semolato è privo di ogni nutrimento e dannosissimo per la nostra salute; è anche l'alimento preferito dalle cellule tumorali. Causa invecchiamento della pelle, si sospetta (ci sono studi sempre in corso) che l'eccesso di zucchero contribuisca a causare alterazioni comportamentali, far aumentare l'intolleranza verso gli altri, scatenare episodi di rabbia e violenza per il suo agire sul sistema nervoso. Anche l'iperattività nei bambini e disturbi di deficit dell'attenzione probabilmente sono causati da un consumo eccessivo di zucchero. Molti sostenitori di questa sostanza minimizzano in quanto deriva da un vegetale e quindi in teoria dovrebbe essere approvato anche da vegani e vegetariani; spesso viene rinfacciata questa cosa ma in realtà se pensiamo al procedimento lunghissimo di lavorazione e raffinazione possiamo facilmente capire che alla fine quel che resta del vegetale in origine (canna da zucchero o barbabietola che sia) è ben poco, rimane solo un alimento “morto” che di naturale non ha più niente.

Liberarsi da questa sostanza è difficile in quanto scatena vere e proprie crisi di astinenza; passando dallo zucchero bianco a quello integrale di canna e successivamente al miele per poi diminuire le dosi fino a eliminare del tutto i dolcificanti, richiede tempo e impegno ma alla fine i risultati si faranno sentire e vedere- aumenta l'energia e la positività. La ricompensa è anche la riscoperta del sapore autentico dei cibi, a livello estetico ne guadagneranno ad esempio pelle più bella e unghie più forti e sane perchè non ci sarà più lo zucchero a rubare sali minerali.

Ci sono buone notizie!

La buona notizia è che provare a mangiare diversamente lasciando da parte alcune abitudini non è impossibile.

Se vogliamo continuare a mangiare pietanze in cui si prevede l'uso del latte come ingrediente, possiamo provare quelli vegetali: di soia, riso, noci, castagne...è semplicissimo prepararlo a casa, ci serve solo 1 lt di acqua naturale e ad es. 500 gr di noci sgusciate che lasceremo a bagno in una parte del litro di acqua, per una notte.

Il giorno dopo frulliamo bene fino a ottenere il latte, dopodichè filtriamo con un colino in una bottiglia di vetro e lo “scarto”- una sorta di pappetta che si chiama okara- si può utilizzare per preparazioni dolci o salate. Lo conserviamo in frigorifero per 2/ 3 giorni.

Anche la panna è molto semplice da preparare, ci occorre 100 gr di latte di soia e 160 circa di olio di girasole o evo per ottenere circa 250 gr di prodotto finito. Si frullano insieme gli ingredienti per qualche minuto fino a ottenere la compattezza desiderata, utile per ricette dolci o salate.

Sono alcune alternative al latte animale anche se in realtà sarebbe utile eliminare del tutto il concetto di “latte”, che in una dieta già completa non serve a molto. Ok al capriccio o allo strappo alla regola, (un gelato ogni tanto o un tiramisu non neghiamocelo!) se seguiamo una sana alimentazione il nostro corpo sarà sempre e comunque ben sveglio e attento a ristabilire equilibrio. E che dire poi delle numerose varianti di pasta che possiamo trovare oggi? Di mais, riso, piselli, lenticchie...nella nostra rubrica abbiamo già conosciuto miglio e quinoa, perchè non provare?

 

Abbiamo infinite possibilità per aiutarci a stare meglio e scoprire nuovi gusti. Cerchiamo sempre il meglio per noi e per chi ci è accanto, una spesa consapevole e attenta è il primo passo fondamentale , integrata da un buon allenamento e una mente positiva!