Bentornati dalle vacanze!
Dopo aver goduto di un po’ di riposo, è bello riprendere la quotidianità con più forza e ottimismo di prima, un break ci voleva proprio…
Però sarebbe bello anche tenere un po’ di estate in dispensa per i prossimi mesi, così da avere una scorta di colori e sapori tipici estivi…
Con un po’ di tempo e aiuto di amici e familiari trasformiamo un lavoro casalingo in un momento divertente: essiccando frutta e verdura per l’autunno e inverno!
Ci sono tanti tipi di frutti estivi adatti ad essere facilmente essiccati: albicocche, pomodori, peperoni, pesche, fichi ma anche erbe aromatiche come origano, rosmarino, salvia e timo.
Se abbiamo un orto che ci fornisce abbondante materia prima ottimo, altrimenti meglio comprare frutta e verdura fresche da persone di fiducia, coltivate in modo del tutto naturale.
Scegliamo come prima cosa se essiccare all’aria aperta o disidratare con un essiccatore o forno che sia.
Le erbe aromatiche si prestano in maniera perfetta ad essere essiccate; sono anche belle e decorative su un balcone o terrazzo, oppure vicino alla porta di ingresso di casa.
Ad esempio l’origano si raccoglie da agosto a settembre quando è in piena fioritura, si raccoglie in rametti che vanno legati con lo spago o un elastico e si lasciano essiccare a testa in giù in un luogo ben areato senza umidità.
Dopo circa 10 giorni (il tempo però varia a seconda delle condizioni esterne), il nostro origano sarà pronto per essere sfogliato, operazione che richiede un po’ di pazienza ma che possiamo fare coinvolgendo anche gli ospiti per una giornata di fine estate in cui si approfitta anche per raccontarsi i viaggi e le vacanze!
In poche parole si strofinano i rametti tra le mani per staccare i fiori e le foglie; possiamo anche passare il tutto nel passaverdura per avere un risultato più fine, in base ai gusti. Finita questa operazione che ha riempito l’ambiente di un profumo spettacolare, chiudiamo il nostro origano fatto in casa in vasetti di vetro lavati e ben puliti (non serve sterilizzarli).
Questo procedimento in linea di massima vale per molte erbe, quindi anche rosmarino, alloro, aneto, menta, timo, erba cipollina, salvia…se conservate bene durano fino a un anno.
Se questo esperimento ci è piaciuto e vogliamo replicare, proviamo a essiccare anche pomodori, peperoni, prugne e fichi!
I pomodori sono tra i più gettonati; sicuramente tanti di voi già lo fanno. In generale vengono utilizzati i San Marzano, (un kg di pomodori freschi diventerà circa 1 hg di pomodori secchi) si lavano e asciugano, poi vanno tagliati a metà per la lunghezza, si dispongono su delle gratelle, si cospargono di sale e si lasciano al sole per circa 8/10 giorni, meglio se coperti con una garza (che però non deve poggiarsi sui pomodori, si possono mettere dei bicchieri per tenerla alzata) e girandoli ogni 2/3 giorni per garantire l’eliminazione ottimale dell’acqua. La notte si ritirano in casa in luogo asciutto e più ventilato possibile per non far prendere umidità. Se il tempo non ci viene incontro, possiamo sempre disidratarli al forno, il procedimento è semplice ed è lo stesso che usiamo per i peperoni:
tagliamo a metà i peperoni lavati e asciugati e informiamo per un paio d’ore a 130 gradi con lo sportello semi aperto per far uscire l’umidità. Per far essiccare i peperoni al sole, invece, vale la stessa regola dei pomodori ma senza cospargerli col sale.
Ultimo suggerimento…parliamo dei fichi e delle prugne!
Le prugne secche non sono così facili come si pensa…vanno lavate, fatte bollire in acqua per circa un minuto (fino a quando la buccia si sarà un po’ gonfiata) poi tolte, lasciate asciugare su una griglia e infornate a 60 gradi (sempre con lo sportello semi aperto); dopo un paio d’ore di forno, vanno tolte e tagliate a metà eliminando il nocciolino, quindi ripassate di nuovo in forno per una mezz’ora per eliminare completamente l’acqua.
Un processo abbastanza noioso è quello di togliere con cura il nocciolino da ogni frutto, ma il risultato vale la fatica. Si conservano in barattolo di vetro e durano per qualche mese.
I fichi sono sicuramente più semplici da essiccare: si raccolgono ben maturi ma non troppo molli, si tagliano a metà dopo averli puliti bene e si lasciano al sole per almeno tre giorni, girandoli ogni tanto, coperti da una garza e ritirandoli la notte al riparo dall’umiltà.
In questo modo avremo a disposizione i nostri frutti estivi anche per i prossimi mesi, quando la nebbia ci farà rimpiangere le giornate afose e infernali (a me onestamente piace
tantissimo il caldo afoso, non so perché tutti lo detestino!).
Quindi a tutti quelli che come me sono amici dell’estate e del caldo, niente tristezza: possiamo tenere un po’ di sole in casa anche in autunno coi nostri frutti estivi!
IL MIO CONSIGLIO è quello di coinvolgere sempre tutti i sensi nella preparazione dei piatti: un piatto sano, bello da vedere, buono e profumato, rende il pasto un momento di gioia e soddisfazione, da condividere con chi amiamo!
Daniela